Il Vuoto Elettrico
Il Vuoto Elettrico

Cartella Stampa "Virale"

 

A cura di "Macramé - Trame Comunicative"

IL VUOTO ELETTRICO
“Virale”

(Dreamingorilla Records / Banksville Records)

 

Data di uscita: 3 febbraio 2015

 

La paura è una malattia, la più pericolosa per l’essere umano. Si trasmette da corpo a corpo e da mente a mente. E’ nell’aria che respiriamo, si insinua sotto la pelle e sotto la corteccia celebrale. Prima o poi arriva a tutti: è “Virale”. Si intitola così il lavoro di debutto de Il Vuoto Elettrico, quintetto nato fra Bergamo e Brescia da una serie di precedenti esperienze musicali che raduna undici canzoni come altrettanti punti di vista su uno degli stati d’animo che per l’uomo sono fra i più difficili da sorvegliare.

 

Prodotto da Fabio Magistrali insieme alla band stessa, “Virale” è un lavoro solidamente elettrico, che si inserisce nel solco tracciato dal movimento indie degli anni ’90, lo contamina con un post-hardcore di stampo newyorchese e lo bagna con liquidi noise e ritmiche serrate. Un disco da ascoltare in avanscoperta, che traccia dopo traccia tende una serie di agguati costruiti ad arte e pervasi da una forte sensazione di soffocamento, perfettamente descritta proprio da quel Vuoto Elettrico che dà il nome al progetto.

 

Basso e batteria dettano il ritmo sconvolto di un muscolo cardiaco in extrasistole. Le chitarre creano architetture appuntite, mesmeriche e stranianti, in un gioco di influenze e sperimentazioni su cui Il Vuoto Elettrico ha lavorato molto sia in fase di scrittura dei brani che in studio con Magistrali. E nel mezzo della tensione sonora, la voce dice parole cariche di urgenza e capaci di aprire squarci immaginifici, in un miscuglio di rabbia, disincanto, sarcasmo che rende l’interpretazione del tutto personale.

 

Le canzoni di “Virale” fanno i conti con l’impossibilità di un totale controllo del nostro essere umani, con l’isolamento comunicativo, la memoria, il dolore e la speranza illusoria. Ma vi oppongono la possibilità di una nuova e profonda consapevolezza, che prende atto della realtà (non è casuale in questo senso la cover di “Emilia Paranoica” dei CCCP cantata insieme a Manuel Cristiano Rastaldi di ZiDima) e non ha paura di generare una nuova libertà interiore. Chi non ha nulla da perdere, chi ha vissuto la paura affrontandola e appropriandosene, si ritrova in una condizione di libertà e forza che è la stessa dei pazzi, oggi derisi e rinchiusi, un tempo considerati manifestazioni di dio. Di un dio che lacrima e nel cui fiume possiamo immergerci. “È solo quello che non vedi che ti fa paura? / Immagina un fiume lungo quanto le lacrime di dio / Prova a sentire l’impeto della sua pancia gravida, simile al bagliore di due occhi puntati nel buio”.

 

 

Crediti:

Musica: Davide Armanini (eccetto "Sabato d'inverno": Armanini/Topa)

Testi: Paolo Topa (eccetto “Jean”: Topa/Armanini)

Arrangiamenti: Il Vuoto Elettrico 

Recording: Fabio Magistrali (c/o Magister Mobile Studio)

Mixaggio: Fabio Magistrali

Produzione Artistica: Fabio Magistrali e Il Vuoto Elettrico

Foto Booklet: Riccardo Arzaroli e Paolo Topa

Foto di copertina: Marco Barchesi

Stage Plan

Stage Plan
Disposizione strumenti - specifiche tecniche
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Foto promozionali album "Virale"

Fonte: LaGramigna Pics

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Locandina live "Virale"

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   Radice Tour

Quando Dove Luogo
03.03.23 Mezzago (MI) Bloom
04.02.23 Brescia Latteria Molloy
28.01.23 Segrate (MI) Baraonda
14.01.23 Osio Sopra (BG) Joe Koala
11.11.22 Ranica (BG) Druso
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