Bresciano, originario della Valle Camonica, ha fatto parte per più di vent'anni del gruppo rock Hangover per poi dare vita al progetto "Il Vuoto Elettrico".

Ha scritto e pubblicato per "Starrylink Editrice" la raccolta di racconti "Coni gelato per malati terminali" nel 2001 mentre nel 2012 è uscito il suo primo romanzo edito da "Edizioni Nulla Die" "Io mi carico di rabbia".

Epicureo, filocubano, nichilista e talvolta provocatore è appassionato di storia contemporanea (in particolar modo degli anni '60 e '70) e di sigari caraibici, in particolar modo cubani.

Ama le T-Shirt che abbiano qualcosa da dire, le scarpe vecchie e scomode, il Mojito (che produce in casa).

Non ama gli accessori e gli orpelli, le informazioni sbagliate quando sono dette con il piglio di chi conosce i fatti, la cipolla e i buoni sentimenti sbandierati.

E' un convinto relativista e viene talvolta accusato di "friggere l'aria" anche quando non suona il suo theremin.

Considera la "sua" musica qualcosa di prezioso, delicato e contemporaneamente intrisa di sensazioni oniriche e violente. Strumento di catarsi ma anche strutturalmente propensa a interagire (in maniera non convenzionale) con le "persone".

Non si occupa di "politica" ma fa Politica.

Talvolta è attento al dettaglio, talvolta preferisce la visione d'insieme (tendenzialmente migliore e più stimolante).

Ha un progetto solista di cui nessuno conosce l'esistenza: "Encefalodita Project" attraverso il quale compone musica sulla quale riversa testi recitati tratti dal suo ultimo romanzo.
Ama suonare dal vivo (utilizza contemporaneamente due microfoni dotati di caratteristiche differenti e una pedalboard autocostruita) ma ama ugualmente lavorare in studio dove progetta, costruisce e distrugge con velleità (in verità mai nascoste) di produttore.